ritratti immaginari  
stucco, cera e acrilico su legno
43x17

L'ispirazione di questa serie di opere nasce dall'ammirazione per i ritratti egizi del I-II secolo D.C ritrovati nell'oasi del Fayoum.
Uno studio sui volti che evoca presenze dipinte, immaginarie ma vitali.
Mi ha interessato il risvolto fantastico che questi ritratti provocano: ogni sguardo, ogni particolare stimola la curiosità di voler conoscere la storia delle persone ritratte.
Curiosità magicamente incolmabile che libera innumerevoli storie, senza sciogliere l’enigma.
Sono sempre attratta da contenitori per l'immaginazione, specialmente dove la testimonianza fisica di un oggetto combacia con l'immensa e infinita possibilità fantastica.




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